Il Boss Bruce Sprigsteen ha parlato in un’intervista a Esquire dei suoi problemi di stabilità mentale, con cui convive da tanti anni.
Bruce Springsteen ha parlato a cuore aperto dei suoi problemi di salute mentale. Intervistato dalla rivista Esquire, il Boss ha raccontato i dettagli del suo primo crollo, quasi quarant’anni fa, e tutto ciò che ha dovuto fare per accettare questa instabilità, con cui ormai convive piuttosto tranquillamente, grazie al sostegno dei medicinali. Ecco le parole del cantautore di Born to Run.
Bruce Springsteen e i problemi di salute mentale
Il primo crollo, racconta il Boss, è avvenuto nel 1982, nel periodo in cui usciva Nebraska. All’epoca il cantautore aveva 32 anni. Su questa improvvisa perdita di certezze hanno giocato un ruolo piuttosto importante l’invecchiamento e il suo passato. Insomma, dietro al grande show man che il mondo ha imparato a conoscere c’è un uomo sensibile, con le sue angosce e i suoi tormenti che adesso ha deciso di condividere con tutti quanti.
Spiega la grande rockstar: “Tutto quello che so è che sto invecchiando, il peso del nostro bagaglio smarrito diventa più pesante… molto pesante… Tanto tempo fa, le difese che ho costruito per sopportare lo stress della mia infanzia, per salvare ciò che avevo di me stesso, sono sopravvissute alle loro utilità e ho abusato dei loro poteri salvavita. Ho fatto affidamento su di loro erroneamente per isolarmi, sigillare la mia alienazione, staccarmi dalla vita, controllare gli altri e contenere le mie emozioni in modo dannoso“.
L’infanzia difficile di Bruce Springsteen
I problemi del Boss nascono dunque da un’infanzia difficile, colpa di un rapporto conflittuale con il padre, che ha portato a uno stato depressivo già nell’adolescenza. In un certo senso, è stata la scoperta della musica ad aiutarlo a combattere le prime fasi della malattia.
Continua Springsteen: “Mio padre considerava tutti questi problemi come debolezze. Era molto sprezzante su chi ero“. D’altronde, anche il genitore era affetto da problemi mentali, e questo ha aiutato Bruce a riconoscerli fin da subito: “Mi sono avvicinato abbastanza alla malattia mentale. Ho avuto a che fare con un sacco di cose nel corso degli anni e ho una varietà di farmaci che mi tengono in equilibrio; altrimenti posso oscillare piuttosto drammaticamente e le ruote possono staccarsi un po’“.